Lavoro che affronta il concetto nietzscheano di “dionisiaco” e “apollineo”.
“Il taglio compositivo nega l’identità delle figure, privandole del volto, e le trasforma in elementi dalla forte valenza simbolica. [..] Nel candore assoluto del bianco, appare una giovane figura femminile a torso nudo. Nitido nella luce, il suo corpo sensuale e attraente rappresenta il desiderio. [..] Attraverso un delicato tratto a carboncino, Buzzetti accenna una serie di piccole immagini sullo sfondo. La figura in primo piano, in questo modo, viene ad essere accostata ai capolavori dell’arte di tutti i tempi. Un unione che è omaggio al creare, nel senso più ampio del termine, per la sua dirompente forza. [..] Posta di spalle, rispetto alla figura femminile, si trova un’oscura presenza maschile. Un’opposizione che si assottiglia fino a farsi legame, impercettibile quanto inscindibile, fra luce e buio, irreale e reale, libertà e costrizione. [..] I quadrati dello sfondo formano delle croci nell’immagine scura, dove si trova in primo piano una figura in severo abito nero che stringe nella mano un crocifisso.”
Cristina Petrelli
“Energie Vitali” testo critico di “Ruber rubra rubrum... E’ come dire abracadabra”
leggi il testo integrale → |